La malattia celiaca può manifestarsi con “segnali nel cavo orale”.
Prestare attenzione a questi può fare la differenza, specie nei bambini.
Odontoiatra e igienista dentale possono avere un ruolo importante nella diagnosi precoce ed evitare danni irreversibili.
La celiachia è una malattia autoimmune multifattoriale che si verifica in individui geneticamente predisposti.
Si innesca a causa di un fattore ambientale ben identificato (glutine e sostanze presenti in grano, segale e orzo).
La malattia colpisce l’intestino ma ha manifestazioni che possono estendersi a qualsiasi organo o tessuto, bocca compresa.
Per le persone affette da celiachia una visita odontoiatrica potrebbe essere il primo passo verso la scoperta la loro condizione.
Diversi sono i segnali a cui gli odontoiatri prestano particolare attenzione.
Rappresenta li sintomo più importante perché più ricorrente.
Sono molto comuni tra coloro affetti da celiachia, specie bambini, difetti nello smalto dentale.
Si tratta di lesioni che possono avere svariate manifestazioni che variano da semplici opacità superficiali appena percettibili a macchie circoscritte di color bianco-giallo-brunastro, fino ad arrivare a solchi e cavità di varia grandezza. In alcuni casi, più gravi, si può arrivare fino ad una modificazione della forma del dente stesso.
Si va quindi da alterazioni quasi impercettibili, evidenziabili solo con un attento esame e che rappresentano la maggioranza dei casi, sino a lesioni severe.
Si presentano solitamente come imperfezioni simmetriche e bilaterali che appaiono spesso sugli incisivi e sui molari e coinvolgono principalmente la dentizione permanente.
Trattandosi di danni strutturali per i denti le alterazioni non scompaiono ne migliorano dopo l’adozione di una dieta senza glutine.
Ovviamente non tutti i difetti dello smalto sono ascrivibili alla celiachia quindi niente panico e rivolgiti ad un esperto per una corretta diagnosi!
Solo un esperto potrà individuare la corretta origine del problema.
Le ulcere si localizzano generalmente all’interno delle labbra, sulla mucosa delle guance, sul pavimento orale e regrediscono spontaneamente nell’arco di 10-14 giorni, per poi ripresentarsi a distanza di un lasso di tempo assai variabile.
Le manifestazioni aftosiche, come le lesioni intestinali tipiche della malattia celiaca, vanno incontro a remissione in seguito a regime dietetico privo di glutine.
Si tratta della così detta sindrome della bocca secca.
Un’altro dei segnali forti lanciati dalla celiachia è infatti l’alterazione del flusso salivare sia in termini quantitativi che qualitativi.
Questo implica una compromissione della funzione protettiva ed antimicrobica svolta dalla saliva che espone la mucosa orale a maggiori rischi di patologie come infezioni, aumento della carie e patologie a carico dei tessuti di sostegno dei denti.
Infine la riduzione salivare determina secchezza della bocca, alterazione del gusto, difficoltà nella masticazione e nella deglutizione, con ripercussioni nella funzione digestiva.
Per questo i dentisti raccomandano più che mai di spazzolare i denti dopo ogni pasto e soprattutto la sera momento in cui la fisiologica riduzione della produzione di saliva porta ad una forte esposizione all’acidità prodotta dai batteri cariogeni, normalmente contrastata dell’effetto tampone dalla saliva.
La malattia celiaca viene spesso rappresentata come un iceberg di cui le manifestazioni visibili rappresentano solo la punta emersa.
Saper cogliere i suoi segnali, come le manifestazioni nel cavo orale, può evitare l’insorgere di complicanze irreversibili.
In buona sostanza l’operato dell’odontoiatra e dell’igienista dentale è di fondamentale importanza nel paziente celiaco per una tempestiva diagnosi e l’attivazione di approfondimenti diagnostici, in accordo con pediatra e gastroenterologo, qualora vi siano manifestazioni sospette.
Una volta diagnosticata la malattia è necessario che il paziente celiaco si sottoponga a un follow-up specifico che deve prevedere visite odontoiatriche più frequenti rispetto ai bambini non celiaci in virtù della maggiore predisposizione alla carie.
Molto importante per la sua funzione preventiva, è la sigillatura dei solchi e delle fossette dei denti più precocemente possibile, ed il loro sistematico controllo.